Emanuele Filiberto, che razza di lavoro fa per campare: altro che principe!
Il principe Emanuele Filiberto fa un lavoro che nessuno si aspetterebbe mai da un nobile. L’erede di Casa Savoia si sporca le mani come tutti.
Il lavoro nobilita l’uomo, e anche i nobili devono lavorare. Così Emanuele Filiberto, principe di Casa Savoia, per “sfamare” la famiglia è costretto a lavorare come tutti coloro che non hanno sangue blu nelle vene.
Unico figlio di Marina Ricolfi Doria e di Vittorio Emanuele di Savoia, la sua famiglia vanta natali risalenti al X secolo e sono proprio loro gli artefici del Regno d’Italia nel 17 marzo 1861. Salvo poi vedersi mandare in esilio nel 1947 con l’abolizione della monarchia a favore della Costituzione.
Un lungo esilio che ha riguardato i discendenti maschi e che ha cessato di essere valido solo nel 2003, quando finalmente è stato loro concesso di rimettere piede nel nostro Paese.
Il Principe vive però nel Principato di Monaco con la moglie Clotilde Courau e le due figlie Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria, e Luisa Giovanna Agata Gavina Bianca Maria, nate rispettivamente nel 2003 e 2006.
I trascorsi televisivi
Da quando gli è stato concesso di rimettere piede sul suolo italico Emanuele Filiberto si è lanciato in mille progetti che hanno permesso di conoscerlo. Lo abbiamo visto in diversi programmi televisivi come Ballando con le Stelle, Miss Italia, è stato nella giuria di Amici di Maria De Filippi e si è persino cimentano nel canto arrivando incredibilmente al secondo posto al Festival di Sanremo nel 2010 con il brano Italia amore mio, cantato assieme a Pupo e al tenore Luca Canonici.
Mille progetti, abbiamo detto, poiché il patrimonio di famiglia è per lui inaccessibile per via della confisca sancita dalla Costituzione. Per questo il Principe si è dovuto rimboccare le maniche e a suon di partecipazioni a programmi tv e attività imprenditoriali ha messo da parte un bel gruzzolo. Ma che lavoro fa per vivere?
Che lavoro fa Emanuele Filiberto di Savoia
Emanuele Filiberto non sa stare con le mani in mano e nel 2020, dopo essersi trasferito per un periodo a Los Angeles, ha avuto una intuizione fortunata. Si è dato incredibilmente allo street food! Il classico carretto di strada che somministra alimenti, ma condotto da un Principe. Ne ha parlato a Forbes: “Volevo realizzare uno street food e promuovere la cultura italiana, ma i tempi di cottura della pasta confezionata erano incompatibili con questo genere di consumo. Così mi sono ricordato della pasta Rana, che sono solito cucinare alle mie figlie quando ho poco tempo. Cuoce in pochi minuti. E da lì è nata l’idea dello street food con pasta fresca”.
Quel carretto si è poi trasformato in un ristorante, il Prince of Venice, in cui manco a dirlo la portata principale è la pizza margherita, proprio quella creata in onore della sua antenata.