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Serena Bortone, l’avete mai vista da giovanissima? Faceva perdere la testa a tutti

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Serena Bortone – Solospettacolo.it

Spunta una foto di Serena Bortone da giovanissima. Nonostante sia ancora una bellissima donna, da giovane faceva davvero perdere la testa…

Oggi è un altro giorno è finito e, come già si vociferava da tempo, non tornerà la prossima stagione televisiva. Infatti, Serena Bortone finisce anche lei nel novero dei tagli fatti dai nuovi vertici della rete pubblica.

Nel corso dell’ultima puntata ha chiuso con una nota polemica. Al suo pubblico ha detto: “Per tre anni questo è stato uno spazio libero, abbiamo portato nelle vostre case migliaia di vite, un pezzetto di ognuna resterà per sempre con me e con voi”.

La conduttrice potrebbe essere sostituita da Caterina Balivo che al momento sembra la più probabile nella rosa dei nomi.

Serena Bortone ha oramai 52 ed è ancora una bellissima donna, oltre a essere estremamente ironica e simpatica. L’avete mai vista da giovane? Faceva girare la testa a tutti

Serena Bortone da giovane: ecco com’era

Capelli ricci e biondissimi, sguardo ribelle: ecco com’era Serena Bortone da giovane. È quello che si evince dalla foto spuntata di recente della conduttrice. Faceva davvero perdere la testa.

Lo sguardo era già sicuro e determinato anche a vent’anni. Infatti, è stato proprio grazie alla sua sicurezza che la conduttrice non si è mai data per vinta e ha continuato a lottare per raggiungere i suoi sogni.

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Serena Bortone – Solospettacolo.it

La polemica di Serena Bortone

Prima di tutto ha ricordato gli ascolti totalizzato: “Abbiamo illuminato artisti, valorizzato la memoria, presentato la contemporaneità, sostenuto storie di coraggio. Vi abbiamo informato sull’attualità, soprattutto abbiamo vinto la scommessa di portare qui tanta letteratura, la musica classica, la lirica: voi ci avete seguito sempre più numerosi e questo è il mio più grande orgoglio, aver sconfitto il pregiudizio elitario, arrogante e stolto secondo cui voi, il pubblico televisivo, non siete in grado di apprezzare quella che, con un certo razzismo intellettuale, viene chiamata la cultura alta. Il popolo, l’Italia e gli italiani sono molto più avanti di come talvolta li si voglia rappresentare ed è anche per questo che le nostre migliaia di ospiti sono stati diversi tra loro perché il servizio pubblico è pluralismo, inclusione e sostegno alla fragilità. Aver alzato, e di molto, gli ascolti di questa fascia è la conferma ultima che avevamo ragione”.

Infine, ha fatto un augurio al suo pubblico: “Un augurio che è anche un’esortazione: siate liberi e siate autentici a qualsiasi prezzo. Buon vento, we’ll meet again, ci rivedremo ancora”.