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Marta Fascina, oltre i 100 milioni vuole anche questo: chissà come reagiranno i figli di Berlusconi

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Marta Fascina-Solospettacolo.it

Dopo l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi resta l’incognita Marta Fascina: oltre al lascito, ecco a cos’ha diritto.

In data 5 luglio il notaio incaricato Arrigo Roveda ha finalmente aperto il testamento redatto da Silvio Berlusconi, documento che raccoglieva le ultime volontà dell’ex leader di Forza Italia.

Dopo aver disposto equamente le quote di Fininvest ai 5 figli, mossa che garantirà continuità al futuro della holding, il Cavaliere aveva recentemente vergato su carta una scrittura privata, destinata alla prole e consegnata in una busta aperta alla compagna Marta Fascina.

Nella missiva il politico pregava i figli di adempiere ad alcune donazioni, ovvero l’assegnazione di 100 milioni al fratello Paolo e ulteriori 30 milioni all’amico e collaboratore Marcello Dell’Utri.

La neo vedova ufficiosa Marta Fascina, invece, ha diritto a 100 milioni di euro, come testimonianza dell’affetto che l’ex leader di Forza Italia nutriva per lei, e non è tutto. La politica e portavoce del partito potrebbe reclamare persino la storica Villa di Arcore, con buona pace degli eredi consanguinei di Silvio Berlusconi. Ecco l’analisi dell’avvocato milanese Alessandro Orsenigo.

Colpo grosso per Marta Fascina: oltre al lascito, vivrà ad Arcore

Dalle immagini del funerale di Silvio Berlusconi si evince che Marta Fascina abbia costruito negli anni un rapporto di complicità e mutua comprensione con la prole del defunto imprenditore, in particolare con Marina.

Considerando che l’ex leader di Forza Italia non ha stabilito disposizioni precise per quanto riguarda le sue proprietà immobiliari, la Villa di Arcore potrebbe diventare la residenza ufficiale della giovane vedova. L’avvocato Alessandro Orsenigo ha sollevato qualche dubbio sul destino del lascito milionario a Paolo Berlusconi, Marcello Dell’Utri e Marta Fascina: nella scrittura privata Silvio Berlusconi aveva dato disposizioni agli eredi prima di un ricovero in ospedale, precisando che forse non avrebbe fatto ritorno a casa. Il politico era poi stato dimesso, e tale eventualità potrebbe invalidare le donazioni ai 3 beneficiari. Il legale ha però rilanciato: “Un aspetto non collegato al legato riguarda Marta Fascina e la casa di Arcore“. La giovane politica potrebbe infatti esercitare il diritto di rimanere nella fastosa proprietà .

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Fascina e gli effetti della legge Cirinnà

L’avvocato Alessandro Orsenigo ha riferito: “La legge Cirinnà prevede che, in una convivenza di fatto, nel caso di morte del proprietario della casa di comune residenza, il convivente di fatto superstite ha il diritto di continuare ad abitare nella stessa per due anni, o per un periodo pari alla convivenza, se superiore a due anni, e comunque non oltre i cinque anni“.

Marta Fascina non era legalmente vincolata al Cavaliere, ma in quanto convivente potrebbe reclamare la permanenza, seppur temporanea, presso la Villa di Arcore. Il legale ha concluso: “Interessante sarà capire se Marta Fascina eserciterà tale suo diritto, continuando a vivere ad Arcore“.