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Mahmood, altro che musica: la sua vera passione spunta solo ora

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Mahmood – Solospettacolo (foto Instagram)

Un vero fenomeno scoperto pochi  anni fa grazie al Festival di Sanremo, oggi scopriamo che la passione  di Mahmood non è la musica.

Mahmood è un fenomeno che abbiamo potuto conoscere grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo nel 2019  con il brano Soldi, che lo ha portato alla vittoria. Doppiata poi nel 2022 con lo splendido brano Brividi cantato assieme a Blanco.

Anche nell’ultimo Sanremo è stato presente, ma questa volta è stato meno fortunato, è arrivato solo sesto sebbene la sua canzone sia stata la più ascoltata nella prima settimana dopo la kermesse musicale.

Il suo vero nome è Alessandro Mahmoud ed è di origini italo – egiziane, e il suo modo di cantare è a dir poco particolare, riconoscibilissimo. Una voce che spicca tra le altre, con parole che si fa fatica a volte a capire, quasi le mangiasse, ma proprio per questo si distingue.

Oggi scopriamo che sebbene abbia vinto due Festival e inciso già diversi dischi, la sua passione non è la musica.

Mahmood: la sua vera passione non è la musica

Mahmood è un bravo cantante  e in un’intervista di qualche tempo fa a Vanity Fair ha parlato del suo percorso che lo ha portato ad essere quello che è oggi: “A 15 anni volevo essere quello che sto cercando di diventare adesso. Ho iniziato a 12 anni a studiare musica, a Baggio: è da allora che sogno di fare questo. A 8 anni chiesi a mia madre di iscrivermi a un concorso di canto, ballo e recitazione: al saggio avrei dovuto cantare Whenever, Whenever di Shakira ma, visto che ero rintronato già allora, mi dimenticai il giorno del saggio. Piansi due giorni”.

Poi però ha cercato di rimettersi in sesto e di avere più rigore e disciplina, ma senza aspettarsi nulla. Del suo pessimismo ha confessato a Rolling Stone: “Credo sia un modo per proteggermi dalle cose brutte che possono succedere. Partire con basse aspettative non ti può deludere troppo. Io tante volte non sono stato capito”.

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Il post ironico di Mahmood – Solospettacolo

Quando non è stato capito

Che Mahmood non sia capito è sotto gli occhi di tutti. Come abbiamo già accennato il suo particolarissimo modo di cantare spesso rende incomprensibili alcune parole pronunciate nei suoi testi, così come è accaduto per Tuta gold, il pezzo portato a Sanremo questo 2024. Troppo veloce, in più punti le sue parole sono state travisate e così “cinque cellulari nella tuta gold” sono diventati “cinque cereali nella tuta gold”. Tuta che sarebbe una doppia metafora, la sua corazza e gli abiti indossati dagli spacciatori, che utilizzano spesso più telefoni.

Negli ultimi giorni Mahmood ha postato tra le sue stories l’immagine di un pacco di biscotti affermando che sono i suoi preferiti, la sua passione insomma. Peccato che questi biscotti non esistano e sono un altro esilarante equivoco nato dall’ascolto errato del suo testo. Dove il passaggio  “gilet neri pieni di zucchero”, che probabilmente rimandano sempre al suo passato nella periferia e al mondo della droga, lo zucchero appunto, è diventato “cileni ripieni di zucchero”. Tutto questo non poteva non diventare un meme.