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Rocco Siffredi, dall’hard a Netflix: finalmente l’attore svela quello che c’è di reale nella serie Supersex

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Rocco Siffredi -Solospettacolo (foto Instagram)

Rocco Siffredi protagonista di una serie Netflix: ma quello che vediamo in tv è realmente accaduto o è tutta finzione? La verità.

Tra un paio di mesi compie 60 anni, e sebbene sia ormai da un po’ di tempo dietro la telecamera, Rocco Siffredi resterà per sempre una leggenda tutta italiana.

Attore pornografico tra i più dotati – letteralmente – in 40 anni di attività è stato con migliaia di bellissime donne, per lavoro e non solo.

Accanto a lui da più di trent’anni la coraggiosa e innamorata moglie di origini ungheresi  Rózsa Tassi, che gli ha regalato due figli, Lorenzo nato nel 1996 e Leonardo, del 1999.

Un uomo che ha amato carnalmente tantissime donne ma che sentimentalmente ha occhi solo per una. Una volta ha detto, come riporta Fanpage: “Se mia moglie dovesse lasciarmi io me ne andrei in Africa ad aiutare i bimbi in difficoltà. Non avrei motivi di vita. Spero che questa ragazza che ha deciso di condividere con me la sua esperienza di vita sia felice”.

Rocco Siffredi: la verità sulla serie

Da un paio di giorni su Netflix è uscita la serie Supersex, sette puntate che raccontano come Rocco Siffredi sia diventato quello che conosciamo. Tutti si stannno chiedendo quanto sia attinente alla realtà se davvero le cose sono andate così. Raggiunto dai microfoni di Vanity Fair l’attore ha parlato a lungo della cosa.

Dapprima ha scherzato: “Di solito queste serie si fanno quando uno muore. Io invece sono vivo e posso dire esattamente quanto c’è di me. Spero solo che non mi porti sfiga, come è successo a Totti: fatta la serie, ha divorziato”. Poi sono iniziate le domande serie.

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Rocco Siffredi con la sua famiglia – Solospettacolo (foto Instagram)

Il racconto del pornoattore

La voglia di diventare pornoattore ha travolto Rocco Siffredi sin dalla più tenera età, come ammette. Ha iniziato a lavorare prima nel ristorante del fratello e, ricorda: “È stato lì che ho iniziato a chiedere dove si faceva il porno, mio fratello si incazzava, non voleva che disturbassi i clienti. Io la prima volta questa domanda l’ho fatta a lui a 13 anni, poi a 16, poi a Parigi. Finché un tizio, lì, mi dice: qualche pornostar l’ho vista nei club per scambisti”. Che ha iniziato a frequentare per parecchio tempo.

Ma di tutte le cose raccontate nella serie e che noi non vogliamo spoilerare, quanto c’è di vero? Siffredi non ha dubbi: “Magari c’è qualche slittamento temporale, ma tutto combacia, sono contento del risultato. Quando ho visto di fila tutte e sette le puntate ero sconvolto, e sono stato sconvolto una settimana, sono stato male, avevo un po’ messo da parte alcune cose con mia madre, con la famiglia…”. Siamo tutti curiosi di saperne di più.