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‘Voci dal silenzio’: il primo dei 3 docu-film di Infinity Life

Infinity, il servizio di video streaming online on-demand edito da RTI (Mediaset) è noto soprattutto per il suo catalogo contenente migliaia di contenuti suddivisi tra film (in esclusiva e classici), serie TV, cartoni animati e produzioni speciali Mediaset. Ma chi lo conosce meglio sa che l’azienda è anche impegnata a sostenere e promuovere dei talenti italiani emergenti e tematiche che si distaccano da quelle che vanno per la maggiore ai nostri tempi – ma non per questo sono meno interessanti. Con l’iniziativa Infinity Life, ad esempio, portata avanti una partnership con la piattaforma di crowdfunding “Produzioni dal Basso”, ha dato la possibilità a dei documentaristi italiani di finanziare una loro opera mediante il contributo degli utenti della rete e il sostegno finanziario di Infinity. I tre docu-film si intitolano (A)social: 10 giorni senza lo smartphone, Gli anni (chiusi) in tasca e Voci dal silenzio. Pur affrontando tematiche diverse hanno in comune il racconto di storie di vita ed esperienze che esulano dall’ordinario.

In particolare Voci dal silenzio, realizzato dai due documentaristi palermitani Joshua Wahlen e Alessandro Seidita è imperniato sul tema del raccoglimento, dell’ascesi, della meditazione. I due siciliani hanno percorso l’Italia in camper per intervistare e filmare tredici persone che vivono da eremiti nel XXI secolo. Grazie al docu-film veniamo a conoscere la loro esperienza di vita lontana dal mondo, che ha aspetti suggestivi e inquietanti al tempo stesso. Delle conversazioni a cuore aperto con queste persone ne ricostruiscono il passato e spiegano quale percorso li ha spinti a compiere un scelta tanto drastica. Capiamo inoltre quali difficoltà incontrano quotidianamente, quali sono i loro obiettivi – il tutto corredato da immagini potenti delle atmosfere rarefatte e degli ambienti isolati in cui vivono. Parlando per esperienza personale, posso dire anche un periodo limitato vissuto da soli e lontani dalla vita frenetica può essere più arricchente di quanto si pensi e talvolta capita di averne profonda nostalgia.