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“Volevo fare la rockstar”: il nuovo album di Carmen Consoli

Il nuovo disco di inediti della “cantantessa” Carmen Consoli, giunge a quasi sei anni di distanza dall’ultimo lavoro. Dieci brani che oscillano tra sogni e sentimenti, con molte immagini fiabesche, in un continuo alternarsi di passato, presente e futuro.

Il titolo, “Volevo fare la rockstar“, è dovuto al fatto che l’album è un’occasione anche per fare conoscere la storia dell’artista fin da bambina. In copertina c’è una sua foto seduta al banco con grembiule e penna in mano: l’immagine risale al periodo a cavallo degli Ottanta, a una vita di famiglia dove convivevano le tradizioni siciliane del padre e quelle venete della madre: “polenta e caponata”, dice Carmen con una bella immagine. Ricorda anche di avere ricevuto in regalo una cassetta con le canzoni di Elvis Presley. Aveva soltanto sette anni, ma quell’ascolto continuo del disco nel mangianastri l’aveva portata a sognare di diventare una famosa cantante rock. Negli anni in cui a Catania le morti per mafia erano all’ordine del giorno, dedicarsi alla musica e imparare a suonare la chitarra era stato un modo per tentare di dimenticare un po’ la dura realtà, sempre sognando il successo.

Tra le tracce più belle dell’album segnaliamo “L’Aquilone”, dedicata a un ragazzo che ha messo da parte i sogni, ma forse potrebbe ritirarli nuovamente fuori. In “Mago magone” le carte dei tarocchi (il mago, gli amanti, il carro, la giustizia, la fortuna, il diavolo, le stelle, la luna) simboleggiano dirigenti e politici che promettono facili prodigi. “Le cose di sempre” è invece una lettera dedicata da Carmen al figlio per rammentargli il valore delle cose, il rispetto per il prossimo e per il creato. “Armonie numeriche” è invece dedicata all’adorato papà, mancato alcuni anni fa.