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Mauro Corona, il dramma si è consumato a casa sua: “In coma per le sprangate”

Mauro Corona - solospettacolo.it
Mauro Corona – solospettacolo.it (fonte web)

Lo scrittore Mauro Corona ha condiviso un retroscena agghiacciante del suo passato: sfiorata la tragedia tra le mura di casa.

Il burbero alpinista e scrittore Mauro Corona popola dal 2018 il cast del talk-show “Cartabianca” e, salvo una temporanea sospensione per una scaramuccia con Bianca Berlinguer, prosegue tutt’ora la sua collaborazione con la pubblica emittente.

Alpinista esperto e notoriamente refrattario alla diplomazia, Mauro Corona rappresenta una croce ed una delizia per la sua “Bianchina”, con cui ha sviluppato negli anni un solido rapporto di stima ed amicizia. La giornalista ha infatti imparato a bypassare l’indole scontrosa dell’ospite in collegamento, e lo interpella regolarmente su tematiche di politica ed attualità.

Lo scrittore trentino in varie occasioni ha ripercorso i suoi dolorosi trascorsi in giovane età: da bambino, infatti, ha subito numerose vessazioni da parte del padre, ed alcune di esse sono sfociate in situazioni decisamente rischiose.

Io la fame vera l’ho conosciuta, mica come quelli che oggi scrivono di montagna dopo averci fatto solo 2 passi“, ha riferito a “Il Corriere della Sera”. Mauro Corona ha inoltre assorbito un rilevante trauma a causa del suo rapporto con il padre, relazione disfunzionale che in seguito l’ha spinto ad abbracciare la dipendenza da alcol.

Mauro Corona si confessa: “Mi faceva penzolare nel vuoto”

Lo scrittore ha riferito: “Ho iniziato a bere perché mio padre mi terrorizzava, era un dittatore… Quando ero bambino mi prendeva per la giacchetta e mi faceva penzolare nel vuoto, tenendomi solo con un dito per insegnarmi il coraggio. Se perdi l’infanzia, non ne esci indenne… Io mi sono detto: ‘O mi sparo, o mi faccio raccontare delle storie‘. Siccome quelle che mi raccontavano non mi piacevano, ho cominciato a scriverle da solo…“.

Ho scritto per non pensare, e poi è arrivato l’alcol. I traumi infantili non li superi, ed infatti sono entrato nella dimensione dell’alcol…“. La sua dipendenza ha ricalcato le abitudini dei genitori: la madre aveva lasciato per un breve periodo il focolare domestico, salvo poi tornare sui propri passi, e Mauro Corona ha asserito: “Quando tornò, fu anche peggio. Con mio padre litigavano tutti i giorni, bevevano… E un giorno di addormentarono ubriachi, per non svegliarsi mai più. Lo vede questo taglio sulla mano? Non è stata la montagna: è stato mio padre con un coltello. Dio l’abbia in gloria“.

Mauro Corona - solospettacolo.it
Mauro Corona – solospettacolo.it (fonte web)

Il ricordo della nonna

In seguito alla dipartita dei genitori, il giovane Mauro Corona è cresciuto con i fratelli accanto ai nonni. “Alla Befana, nonna ci portava il carbone. Noi bestemmiavamo, perché non riuscivamo a capire cos’avessimo fatto di male…“.

La consapevolezza è arrivata solo anni dopo: “Lei non aveva i soldi per i regali, e il carbone era la cosa più facile da procurarsi. Quanto l’ho maledetta, mia nonna. Ma se oggi fosse qui, le direi: ‘Vieni a sederti qui, vieni a bere un goccio di grappa con me’… La abbraccerei…“.